Tecnica Dual Plane nella chirurgia del seno: Metodologia e casi in cui è indicata
La visita per un intervento al Seno di Mastoplastica Additiva o di Mastopessi ha una durata di circa 1 ora.
Il Chirurgo Plastico ascolterà con molta attenzione le Motivazioni e le Aspettative della Paziente. Poi, prima di passare alla fase “ludica” che consiste nella prova delle diverse misure di protesi, spiegherà con molta attenzione e con parole semplici e chiare le fasi dell’intervento, i risultati, le possibili complicanze, i rischi.
Illustrerà alla paziente le varie Marche di Protesi, le relative differenze tra esse, la forma e il volume delle protesi, come verrà effettuata l’incisione e spiegherà le modalità di posizionamento delle protesi (retro-ghiandolare, retro-muscolare, dual plane).
É probabile che la paziente si concentri maggiormente sulla marca delle protesi e sul volume che desidera ottenere, prestando minore attenzione alle modalità di posizionamento delle protesi stesse.
I dubbi e lo sconforto sopraggiungeranno una volta tornata a casa.
La paziente si chiederà: “il dottore dove mi aveva consigliato di inserire le protesi?”
“A cosa si riferiva con i termini Dual Plane, Retro ghiandolare o Retro muscolare?
Eccoci pronti per spiegare la TECNICA DUAL PLANE PER MASTOPLASTICA ADDITIVA E MASTOPESSI.
Nel momento in cui si entra nello specifico dell’intervento al Seno, la Paziente sentirà parlare di Tecnica operatoria:
• Dual Plane
• Retro ghiandolare
• Sotto muscolare.
La tecnica Dual Plane
La tecnica Dual Plane o Tecnica del Doppio Piano è stata per la prima volta pubblicata nel 2001 da Jhon Tebbetz di Dallas nel 2001.
Da oltre 20anni è utilizzata dalla maggior parte dei Chirurghi Plastici, anche se non tutti sono a suo favore.
IN COSA CONSISTE:
la tecnica prevede dapprima uno scollamento della ghiandola mammaria dal muscolo grande pettorale, successivamente lo scollamento del muscolo grande pettorale dal muscolo piccolo pettorale, così da poter inserire la protesi.
La protesi sarà così coperta (nascosta, e quindi non dare l’effetto a palla) dal muscolo pettorale superiormente (nel polo superiore della mammella) e dalla ghiandola mammaria nel polo inferiore.
Ecco che cosa è il Doppio Piano (Dual Plane): la Protesi Mammaria è coperta nel Polo Superiore dal Muscolo Pettorale e nel Polo Inferiore dalla Ghiandola Mammaria.
I 2 Piani, muscolare e ghiandolare, scivolano tra di loro in modo da far ruotare il complesso areola capezzolo verso l’alto, che insieme alla spinta dovuta alla protesi, doneranno un effetto Lifting.
La Dual Plane può essere:
• Tipo 1, se limitata al bordo inferiore dell’areola mammaria.
• Tipo 2, se arriva fino al capezzolo.
• Tipo 3, se lo scollamento è più ampio.
Vantaggi:
Risultato naturale, la Protesi è completamente nascosta, di conseguenza i bordi sono pressoché invisibili (come nella tecnica sotto muscolare), la Protesi non cambia di forma con la contrazione muscolare (come nella tecnica retro-ghiandolare).
Permette alle protesi di avere un sostegno da parte del muscolo pettorale. Resistendo maggiormente alla forza di gravità che inesorabilmente agisce col passare del tempo.
È indicata nelle Mammelle Ptosiche, che ovviamente presentano grande mobilità sul grande pettorale, e una distanza importante tra il complesso areola capezzolo e il solco mammario.
In ultimo da non sottovalutare la maggior semplicità per il Radiologo di eseguire la Mammografia.
La tecnica della Dual Plane non è invece indicata quando le Mammelle risultino particolarmente Adipose, Ghiandolari o con Tessuto Abbondante.
Sarà sempre il Chirurgo Plastico che indicherà la Tecnica migliore per la Paziente.
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